Una polizza per chi va in bici

Da un po’ di anni a questa parte in Italia si vendono più biciclette che auto, si sa. A fronte di questo rinnovato amore per le due ruote e di nuove abitudini di mobilità urbana, nel nostro paese però esiste ancora un problema di infrastrutture carenti per chi va in bicicletta e soprattutto di sicurezza.

Gli italiani che decidono di usare la bicicletta come mezzo principale per il trasporto in città sono sempre di più. Così come cresce il numero dei cicloamatori e dei cicloturisti, chi sceglie la bici per fare sport o per viaggiare. Europ Assistance, compagnia di assistenza del gruppo Generali, ha lanciato una polizza assicurativa per chi usa la bici. Bike Noproblem, a partire da 46 euro l’anno, offre una copertura 24 ore su 24 grazie alla sua centrale operativa, in termini di assistenza tecnica sulla bici, assistenza alla persona in caso di infortunio e rimborso delle spese mediche, per tutti quelli che vogliono usare la bici per muoversi e, con un piccolo “investimento” annuale, stare tranquilli quando si pedala, nel traffico o nelle salite più lontane.
“Bike Noproblem – spiega Valerio Chiaronzi, Chief Commercial Officer di Europ Assistance – è nato per coprire un’area di bisogno legata alla mobilità di tutte le persone che utilizzano la bici.La polizza assicurativa è partita a settembre 2015, inizialmente sul canale di vendita phone web e nei negozi, e poi si è estesa all’intera rete Europ Assistance”.

Ci sono tre versioni di polizza: Urban, Sport e Ciclotour.
La polizza Urban è quella pensata per chi usa la bici come mezzo di trasporto in città, in un raggio massimo di 20 km. A un prezzo di 46 euro l’anno offre queste garanzie al ciclista: assistenza tecnica al mezzo (in caso di guasto meccanico arriva un carro attrezzi, lo stesso delle auto di cui Europ Assistance ha una rete su tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia alla Val d’Aosta, e vi accompagna alla ciclofficina più vicina), assistenza alla persona in caso di infortuni del conducente (ambulanza) e il rimborso delle spese mediche. Alle garanzie di base si possono aggiungere la tutela legale, la Responsabilità civile (il costo sale a 81 euro l’anno). La polizza Urban può essere stipulata anche dai possessori di eBike.

La polizza Sport invece è quella per i cicloamatori, quelli che usano la bici per fare sport e per allenarsi. Il raggio di interesse del carro attrezzi è stato esteso a 50 km. Costa 61 euro all’anno per le garanzie base (le stesse della polizza urban) e 144 aggiungendo tutela legale, responsabilità civile e furto. Quest’ultima tutela copre la bici fino a 2mila euro di valore per i furti, purtroppo sempre più frequenti, nei garage e nelle cantine, a danno dei possessori di specialissime da corsa e mtb. Per chi si assicura con la polizza Sport inoltre ci sono due servizi aggiuntivi che sono la possibilità di avere una consulenza sportiva, con consigli per l’alimentazione e tabelle personalizzate per gli allenamenti. E anche, in ultimo, la possibilità di effettuare un check-up sportivo a tariffe agevolate.

L’ultima polizza è denominata Ciclotour, pensata per chi viaggia in bici. La copertura che dura 1 mese costa 65 euro e ha già incluse oltre a assistenza tecnica con il carro attrezzi e assistenza alla persona in caso di infortuni e rimborso delle spese mediche, farmaceutiche, dei ricoveri (in Italia e all’estero in questo caso), anche la tutela legale e la responsabilità civile.

“Il nostro obiettivo – conclude Chiaronzi – era quello di entrare in un nuovo target di mercato. L’Italia, a differenza di altre nazioni come la Svizzera o il Nord Europa, è un paese dove la gente non ama assicurarsi. Però siamo ottimisti: quando si viaggia aumenta la consapevolezza di partire sicuri, il bisogno di sentirsi protetti. E chi viaggia in bici sa bene quanto è facile farsi male, spesso per colpa di altri. E quindi speriamo che il nostro servizio possa avere successo per, in definitiva, rendere più sicura e meno problematica la vita di chi ama spostarsi con le due ruote”.incidenti-bici

  • Urbano Ciclista |

    Si usano le biciclette soprattutto per difendersi dall’avidità delle polizie locali sempre a caccia di multe ai mezzi targati. Se ne comprano tante perchè ben presto finiscono rubate sui container a rifornire mezzo mondo, i paesi di origine delle “risorse”.

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